Nell’ archivio parrocchiale si conserva un documento del notaio dott. Pietro Cova di Chiavenna che può considerarsi l’atto di nascita della strada di Fraciscio.
Tale atto fu steso l’anno 1905 il 7 di maggio nella casa di nuova costruzione e di proprietà dei fratelli Trussoni fu Battista nella frazione Fraciscio …. alla presenza dei signori Alippi Sac. Serafino fu Francesco nato a Linzanico, parroco, residente a Fraciscio e Scaramella Guglielmo fu altro. Sono personalmente presenti i signori: ( segue l’elenco di tutti i capi famiglia di Fraciscio ). I prelodati signori nell’ intento di poter aver una strada carreggiabile che allacci la frazione di fraciscio colla strada nazionale … dichiarano di obbligarsi … di rimborsare al comune di Campodolcino tutte le somme che egli fosse tenuto di sborsare per la costruzione della suaccennata e tanto reclamata strada.
Passarono lunghi anni fra discussioni in favore ed opposizione; finalmente nel 1914 nel mese di settembre su progetto dell’Ing. Lisignoli di Chiavenna, i lavori ebbero inizio. Un merito particolare nell’ottenere la necessaria autorizzazione della costruzione va a Levi Battista fu Angelo di fraciscio, allora Sindaco di Campodolcino, per il suo fattivo interessamento e per la sua reale capacità nel comporre e concordare le contrarietà. A titolo di cronaca si ricorda che il Sac. Luigi Guanella fu tra i maggiori sostenitori della strada. Non ne poté vedere però che gli inizi.
A lavori appena incominciati scoppiò la grande guerra 1915 – 1918 e così l’opera proseguì a rilento e poi fu definitivamente sospesa. Potè essere condotta a termine solo nel 1922 a ostilità concluse.
L’impresa costruttrice fu una Società di Prestone che compì i lavori a contratto…..
Il preventivo fu di circa lire 80.000 ante guerra, di cui il 50% doveva essere coperto dai sussidi del governo, il 25% dalla Provincia e l’ultimo 25% dal comune. Per quest’ultimo si obbligarono i frazionisti di Fraciscio tenendo così sollevato lo stesso Comune da qualsiasi peso.
Così gli accordi, ma la conclusione dei lavori, le immancabili sorprese dovuti agli aumenti della mano d’opera, dei materiali ecc… portarono la spesa complessiva a 100.000 lire.
Come fare? Il Comune non avendo chiesto in tempo utile l’autorizzazione agli aumenti, ricevette dal Governo e dalla Provincia i sussidi in base alle 80.000 lire e tutto il resto rimase a suo carico, o meglio a carico dei frazionisti. Questi, prevedendo la mal parata, si affrettarono a raccogliere le 25.000 lire convenute all’inizio e il resto rimase al Comune.
La strada divenne così comunale, ma fu trascurata andando perciò sempre più in rovina.
Con l’aumento poi sempre crescente dei villeggianti il Comune venne nella determinazione di sistemare la nostra strada asfaltandola. ( 1963)