don Pietro, co-parroco

Carissimi fedeli della Comunità Pastorale Valle Spluga,

nel Nuovo Anno è bene avere un Santo protettore, che ci custodisca, ci difenda e ci protegga. Anche nella vita spirituale non possiamo crescere da soli: abbiamo bisogno dell’aiuto di un Altro (soprattutto con la “A” maiuscola). Per questo è importante invocare i santi quando siamo in difficoltà. La natura stessa ci insegna… Per esempio, quando un giardiniere mette un cipresso piccolo accanto a un cipresso grande, quello piccolo, se la differenza di altezza non è troppa, tende a raggiungere quello grande. Vedete, il Signore stesso ci parla attraverso la natura: ci fa capire delle cose anche attraverso 

il creato. Il cipresso piccolo ha bisogno di un albero più grande e più forte di lui per crescere. Allo stesso modo anche noi abbiamo bisogno di avere accanto un santo e di “guardarlo”, per poter crescere “in sapienza, età e grazia”, come Gesù. Sì, perché “si diventa ciò che si guarda” (ciò che si contempla).

Chiedi allora al Signore di darti la protezione di un Santo, per andare avanti bene quest’anno, che si prospetta ancora difficile.

Se hai problemi con tuo marito, prega santa Rita o santa Sofia. Se hai problemi con tuo figlio, chiedi aiuto a santa Monica. 

Se hai dei dubbi di fede, invoca sant’Agostino. 

Se hai problemi a scuola, prega il santo Curato d’Ars, oppure san Giuseppe da Copertino.

Purtroppo oggi, all’inizio dell’anno, non si usa più dare l’immaginetta del Santo protettore, come faceva invece lodevolmente il mio vecchio Prevosto, mons. Riccardo Beretta (padre spirituale di un santo: san Riccardo Pampuri, che in segno di riconoscenza volle prendere il suo nome). Essendo diventati però più… tecnologici, possiamo ovviare in altro modo; per esempio cliccando su questo link azzurro:

 

https://www.preghiereperlafamiglia.it/il-tuo-santo-protettore.htm

 

 

Qualcuno dirà: ma… come fa a uscire il Santo “giusto”, quello che fa per me? E’ chiaro che uscirà quello che uscirà, ma sta’ pur certo che, dietro le quinte, la Provvidenza lavora… Perciò cerca di conoscere meglio questo/a santo/a. E, quando preghi a casa tua, accendi un cero davanti alla sua immagine e digli: “Quest’anno sarai tu la stella che mi guida, come i Magi; non l’oroscopo! Sarai tu il mio compagno di strada nella lotta di tutti i giorni. Io ti invocherò: devi aiutarmi! Ho bisogno di te! Non posso crescere da solo…”. Insomma, chiedi la sua intercessione. Così farai il cammino in sua compagnia e il tuo piccolo cipresso diventerà più grande.

Un caro augurio di bene: “Il Signore vi benedica lungo tutto l’anno e faccia risplendere su di voi la luce del suo volto”

               don Pietro, co-parroco

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