Questa è l’ultima Messa che celebro con voi e per voi
– almeno, come parroco -,
e quindi vi saluto. Purtroppo, dopo solo due anni, è già giunto il momento di lasciarci. Che dire? Sia fatta la volontà di Dio…
Sono stato molto contento
– non lo avrei mai immaginato-
di essere parroco contemporaneamente,
anche se per pochi mesi,
a Madesimo e nel paese natale e di battesimo del Fondatore. E’ stata una cosa che ha superato ogni mio desiderio. Ma ora il Signore
mi chiama altrove. E, se ha
permesso questo cambiamento, vuol dire che qui, in questo frangente,
è meglio un altro parroco,
come io, probabilmente,
sono meglio da un’altra parte.
Anche per motivi di salute; perché, sinceramente, questo continuo “su e giù” per la montagna, da una parrocchia all’altra, non è il massimo per uno che ha qualche problema di udito e di pressione.
Quest’ “altra parte” per me adesso è la città di Novara, dove andrò per l’attività pastorale e come Superiore
di una Comunità educativa
per minori stranieri
non accompagnati.
Spero di poter tornare con loro per trascorrere qualche giorno di vacanza a Capodanno.
Mi conforta il pensiero che
vescovo di Novara è il mio
compaesano – e quasi coetaneo – Franco Giulio Brambilla. Siamo infatti cresciuti insieme in Oratorio a Missaglia, e con lui ho condiviso tante iniziative, compreso i campi estivi
a Rima Valsesia, lì vicino.
Pregate il Signore per me, perché renda feconda questa mia nuova missione fra i giovani, o per lo meno non arida, come quella dell’economo-amministratore, che ho svolto in questo biennio.
A Novara ci vado volentieri, come, del resto, sono sempre andato volentieri in tutti
i posti che mi sono stati autorevolmente proposti.
Ho sempre detto di sì, e
non mi sono mai pentito. Anzi! Leggi tutto